Vintage. L’irresistibile fascino del vissuto
08 dicembre 2012 - 30 maggio 2013
Un originale viaggio nella storia e nell’evoluzione della più attuale tendenza della moda contemporanea e allo stesso tempo un omaggio al potere evocativo dello stile di ieri.
La mostra racconta per la prima volta come la pratica dell’usato, fortemente radicata nell’ambito della storia dell’abbigliamento e del tessuto, sia stata capace nel tempo di caricare i concetti di vissuto e second hand di un irresistibile fascino generando un vero e proprio fenomeno di costume.
Attraverso un percorso tematico sostenuto da precisi riferimenti cronologici, il progetto non intende limitarsi ad una semplice esposizione di abiti e accessori accomunati dall’appartenere al passato della moda, ma cerca di rintracciare origini, sviluppi e motivazioni che hanno fatto del vintage un elemento quasi indispensabile nella progettazione contemporanea della moda e del tessuto.
Percorso espositivo
Il percorso epositivo si articola in quattro differenti sezioni con oltre 100 capi d’abbigliamento e tessuti esposti, occupando sia parte del suggestivo ambiente della Sala Storica che le ampie sale del primo piano del Museo, per un totale di circa 800 metri quadri di esposizione.
Dai particolari costumi antichi e dai preziosi manufatti tessili che raccontano della prassi di riadattare capi e tessuti per dare loro nuova vita e diversa funzione, al ruolo centrale di Prato nell’ambito del riuso della fibra e nella raccolta di enormi quantità di capi usati provenienti da tutto il mondo. Jeans d’annata, capi militari e oggetti curiosi emersi dalla cernita ispirano suggestioni di un vero magazzino pratese dell’usato supportati da documenti video e da contenuti multimediali. Filmati d’archivio e interviste a protagonisti come Giovanni Masi, figura pioneristica che già dagli anni Settanta contribuì ad imporre su scala nazionale i magazzini dell’usato di Prato e entusiasta promotore di progetti ed eventi sul territorio legati al tema del vintage come quella presentata oggi.
E ancora, dalle “divise” second hand – simbolo dei movimenti giovanili e di protesta – dal denim usurato e dalle uniformi personalizzate, dagli abiti folk e dai completi hippie carichi di valori culturali al crescente interesse che diventa passione per alcuni pionieri del settore, dando vita – al fianco di notevoli raccolte private – a vere e proprie collezioni vintage.
L’attenzione sempre più evidente per il glamour, la qualità e il potere evocativo di capi e accessori del passato da parte del mercato e dei media spinge quindi le grandi maison a valorizzare il proprio patrimonio di stile costituendo, quando possibile, dettagliati archivi d’azienda e parallelamente proponendo sul mercato riedizioni e nuove interpretazioni di pezzi icona che hanno reso celebre la storia delle maison stesse.
Questa incredibile passeggiata nell’evoluzione dello stile vintage e dei valori ad esso associati nel tempo è stata possibile grazie alla collaborazione con A.N.G.E.L.O. Vintage Archive, uno degli archivi vintage italiani più rilevanti e documentati, e alla disponibilità di prestigiose case di moda come Gucci, Salvatore Ferragamo, Pucci e Max Mara e dell’Archivio Osti.
Info
Visita
Mostra temporanea aperta dall’08 dicembre 2012 al 30 maggio 2013.
Realizzata collaborazione con A.N.G.E.L.O. Vintage Archive.