Il Museo lancia un nuovo progetto di alternanza scuola lavoro nel settore fashion per tre scuole del territorio. Un ciclo di quattro appuntamenti per iniziare a far conoscere ad oltre cento ragazzi tra i 16 e i 19 anni alcuni degli innumerevoli aspetti del fashion system attraverso le parole dirette dei protagonisti.

Il progetto sperimentale parte venerdì 24 novembre il nuovo progetto sperimentale di Alternanza Scuola Lavoro che il Museo del Tessuto ha sviluppato in collaborazione con i Licei Artistici Brunelleschi (Montemurlo), Petrocchi (Pistoia) e Porta Romana (Firenze) indirizzato alle classi IV e V del settore tessile e moda per poi proseguire il 6 dicembre e nel 2018 con altri due appuntamenti tra gennaio e febbraio.

Le professioni che ruotano intorno al mondo della moda, le start up dei Millennials salite alla ribalta e diventate veri e propri casi di studio, la valorizzazione del patrimonio storico come fonte per una rinnovata creatività, il futuro etico e sostenibile dell’industria della moda, in primis la svolta del distretto tessile di Prato con il progetto CID – Consorzio italiano Detox che si occupa proprio della gestione della sostenibilità ambientale nelle imprese della filiera del sistema moda.

Questi i temi che verranno affrontati nei quattro appuntamenti previsti tra la fine di novembre e i primi di febbraio con l’obiettivo di offrire un percorso formativo alternativo, ma complementare a quello della scuola per ragazzi che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro e che il Museo del Tessuto vuole aiutare a rendere consapevoli delle scelte per il proprio futuro.

Il primo appuntamento è per venerdì 24 novembre dalle ore 10.00 con la presenza di cinque aziende – tra l’altro tutte di area metropolitana – che racconteranno la loro esperienza imprenditoriale.

Super duper hats, collettivo di giovani designer amanti dei cappelli attivi dal 2010, vincitori nel 2013 del prestigioso premio promosso da Pitti Immagine e Vogue Italia “Who’s on next? Da allora, realizzano artigianalmente in Toscana circa tremila cappelli l’anno che vendono in tutto il mondo, soprattutto in Asia e in Giappone.

Clotilde, l’atelier di moda con sede ad Agliana creatore di “idee di stoffa da mettere addosso”, primi fra tutti gli “abiti trasformisti” che si possono indossare in modi diversi a seconda dell’estro di chi li porta.

Frog Tuscany, brand creato da due giovani pistoiesi di 16 e 17 anni che hanno conquistato il mercato delle t-shirt e ad oggi risulta essere uno dei brand più emergenti della Toscana.

Fzero photographers, studio fotografico fiorentino creato da due giovanissimi nel 2010 che si occupa di fotografia pubblicitaria, still life, moda.

Fondazione Salvatore Ferragamo, istituzione che ha come mission principale quella di offrire opportunità di crescita e di formazione ai giovani che intendono operare nel mondo della moda e del design e delle forme più alte e artistiche di artigianato italiano in linea con i valori che hanno costituito la base del Made in Italy e del lavoro di Salvatore Ferragamo.

Il prossimo appuntamento è previsto per venerdì 6 dicembre con una giornata interamente dedicata a Fashion Revolution Italia che inviterà i ragazzi a riflettere sulle tematiche del consumo consapevole e di una moda eticamente corretta.

Il progetto prosegue nei primissimi mesi del 2018 con altri due appuntamenti: il primo presenterà il progetto CID – Consorzio italiano Detox e i risultati finora raggiunti sul territorio pratese per eliminare le sostanze tossiche per l’uomo e inquinanti per l’ambiente dai capi d’abbigliamento; il secondo appuntamento presenterà invece alcuni casi eclatanti sul tema dell’Heritage Marketing e di come gli archivi storici possano essere fonte di ispirazione e di creatività.

Per i temi trattati il progetto si colloca nell’ambito del progetto regionale.