Il tessuto della casula donata a Papa Francesco in occasione della visita alla Diocesi di Prato, nasce da un lungo progetto di ricerca condotto dal Museo del Tessuto di Prato e condiviso con l’Archivio di Stato di Prato, l’Istituto di Storia Economica Datini, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e gli Ex Allievi dell’Istituto Tecnico Industriale T. Buzzi.
Il progetto, nato dallo studio tecnico scientifico di documenti archivistici e storiografici del mercante pratese Francesco di Marco Datini (1335 – 1410), ha come obiettivo la conoscenza e la divulgazione del processo laniero medievale di Prato attraverso la ricostruzione di un prodotto tessile – il panno – che per lungo tempo è stato espressione del lavoro e dell’ingegno tessile laniero cittadino.
Si tratta di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto storici, economisti e tecnici di settore, nel comune intento di restituire alla contemporaneità una testimonianza tessile concreta finora conosciuta soltanto attraverso esigui e parziali campioni allegati alle lettere del mercante pratese e soprattutto documenti archivistici.
Il panno, simbolo dell’identità produttiva di Prato, è stato ricostruito attraverso un adattamento puntuale del processo tessile medievale a quello contemporaneo mancando, ovviamente, i passaggi, gli strumenti e i macchinari storici della filiera. I dati tecnici di produzione del panno sono stati rilevati con assoluto rigore scientifico dalla documentazione archivistica originale pubblicata nel 1962 dall’autorevole studioso Federico Melis in Aspetti della vita economica medievale. Lo studio riguarda una commessa di sei panni di lana della Compagnia di Francesco di Marco Datini, avviata nel 1394 e conclusa nel 1398.
L’analisi puntuale e integrale della documentazione permette di tracciare tutto il percorso produttivo della stoffa, dall’acquisto della lana avvenuto a Minorca (rinomata per l’alta qualità della materia prima) trasferita a Prato per via Pisa, alla produzione compiuta a Prato e infine alla commercializzazione del tessuto finito nei mercati di Maiorca e di Valenza. Dallo studio si evincono tutti i passaggi produttivi del panno, dalla selezione delle lane alla preparazione dei filati per l’ordito e la trama, dall’orditura alla scelta dell’armatura tessile, dalla tessitura e alla rifinizione.
I dati archivistici, opportunamente interpretati alla luce del generale contesto storico produttivo medievale, hanno permesso l’elaborazione di una scheda tecnica che ha comportato l’iniziale conversione delle unità di misura originali necessaria ad ottenere i dati per la disposizione e per la produzione (titolo dei filati, lunghezza dell’ordito, riduzioni a cm, altezza pezza, peso e processo di rifinizione). Non possedendo una campionatura del prodotto relativa a questa specifica commessa, l’immagine finale del panno è stata conseguita attraverso l’osservazione diretta di altri campioni coevi allegati a lettere conservate presso l’ Archivio di Stato di Prato, indispensabile per arrivare all’esatta identificazione del colore (scarlatto, verde, blu, paonazzo) e per la valutazione del livello di infeltrimento del panno. Tali campioni, testimonianze tessili di assoluta rarità, sono stati sottoposti anche ad analisi di laboratorio per le indagini relative al filato e alla natura dei principi coloranti impiegati nella tintura. Parallelamente sono state indispensabili le ricerche compiute sui trattati originali dell’epoca in riferimento alla Corporazione dell’Arte della Lana che ufficializzava, al tempo, la qualità dei prodotti tessili realizzati sul territorio.
Il Museo e le Istituzioni che hanno collaborato a questo impegnativo progetto di ricerca, sono onorate di presentare per la prima volta il frutto di questo lavoro a Papa Francesco, come simbolo del lavoro e dell’identità manifatturiera cittadina.
Comitato Scientifico
Museo del Tessuto di Prato: Daniela Degl’Innocenti
Archivio di Stato di Prato: Raffaella De Gramatica, Chiara Marcheschi
Istituto di Storia Economica Datini: Giampiero Nigro, Simonetta Cavaciocchi, Francesco Ammannati
Opificio delle Pietre Dure di Firenze: Marco Ciatti, Susanna Conti
Associazione Ex Allievi I.T.I.S. Tullio Buzzi: Guido Biancalani
Comitato Tecnico Operativo
Museo del Tessuto di Prato: Daniela Degl’Innocenti, Mattia Zupo
Associazione Ex Allievi I.T.I.S. Tullio Buzzi: Guido Biancalani, Riccardo Caioni, Alberto Ciampolini, Piero Scuncia
Ricostruzione vesti di Francesco di Marco Datini
Sara Paci
Si ringrazia per la consulenza tecnica
Renato Cecchi, Simone Del Greco, Simone Zumatri, Sabrina Cialdi, Concetto Spata, Alessandro Pierattini, Carlo Sanna, Antonio Madonna, Angela Giordano, Giuseppe Moretti, Sandro Ciardi
Sponsor
Prato Trade (main sponsor)
Rifinizione Santo Stefano
Filatura Papi Fabio
Albini e Pitigliani
Fondazione Lisio – Firenze