Crowdfunding Turandot

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Il Costume Ritrovato: partecipa al crowdfunding per il restauro dei costumi della prima assoluta della Turandot

Ritenuti perduti per sempre, i costumi della prima messinscena di Turandot sono entrati nella collezione del Museo del Tessuto. Ora appartengono a tutti noi, aiutaci a restaurarli!

Il Museo del Tessuto di Prato ha ritrovato i costumi scomparsi della prima rappresentazione della Turandot al Teatro alla Scala nel 1926.
Turandot è l’ultimo capolavoro del Maestro Puccini ed anche la sua opera più misteriosa. Parte di questi misteri sono legati proprio ai costumi della protagonista dell’opera e alla famosa soprano pratese Iva Pacetti.
Oggi, questi costumi fanno parte del patrimonio di tutti ma per essere mostrati al pubblico con il loro originario splendore hanno bisogno di un delicato intervento di restauro da parte di personale altamente specializzato.
Abbiamo bisogno della collaborazione di tutti voi e per questo abbiamo lanciato una raccolta fondi sul portale Eppela.

Guarda il Video e Sostieni il Progetto


Campus di Settembre 2019

AVVISO: CAMPUS SOLD OUT! ABBIAMO RAGGIUNTO IL NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI. VI RINGRAZIAMO PER IL GRANDE INTERESSE E VI ASPETTIAMO A SETTEMBRE.

Per festeggiare i primi cinquantanni dallo sbarco sulla Luna, il Museo del Tessuto propone alle famiglie una 'spaziale' settimana di Campus dal 2 al 6 settembre per bambini dai 6 agli 11 anni. I partecipanti troveranno un ricco programma di laboratori  e attività artistiche realizzate in collaborazione con il Museo di Palazzo Pretorio, Musei Diocesani Prato, Centro Pecci e per la prima volta il Museo di Scienze Planetarie.

Età: dai 6 anni
Costi: 100 euro a bambino con il 10% sconto per i possessori Unicoop
Scadenza iscrizione: 2 agosto 2019
Info: Sezione Didattica Ref. Francesca Serafini, 0574-611503, didattica@museodeltessuto.it

Programma

Lunedì 2 settembre
8.30-9.00 servizio PRECampus e accoglienza iscritti
9.00-10.00 presentazione del gruppo e creazione di un regolamento
10.00-10.30 pausa merenda
10.30-12.30 Laboratorio presso Museo del Tessuto: Come sono spaziale. Ogni bambino andrà a realizzare un autoritratto con vari materiali ispirandosi al mondo degli astronauti.
12.30-13.30 pausa pranzo in Caffetteria
13.30-14.00 relax
14.00 16.00 Laboratorio presso Palazzo Pretorio: Preziose tavole: l’oro si fa luce. Ammireremo delle semplici tavole di legno che sono state però dipinte con preziosi colori e rivestite da foglia d’oro! Conosceremo le storie che vi sono narrate ed insieme proveremo a riprodurne alcuni particolari
16.30 Uscita dal Museo del Tessuto

Martedì 3 settembre
8.30-9.00 servizio PRECampus e accoglienza iscritti
9.00-10.00 Diario di bordo: racconti e ricordi della prima giornata
10.00-10.30 pausa merenda
10.30-12.30 Laboratorio in collaborazione con il Museo di Scienze Planetarie: Dalla Terra Alla Luna: astronauti per un giorno. Sono ormai prossimi i festeggiamenti per i primi 50 anni dai primi passi dell’uomo e dell’umanità sul nostro satellite naturale. Quanto durò il viaggio? Qual’è la distanza media della Luna dalla Terra, cosa portarono con sé gli astronauti?Il laboratorio stimolerà gli studenti a cercare le risposte a queste e a tante domande con l’utilizzo di filmati, disegni e modellini.
12.30-13.30 pausa pranzo in Caffetteria
14.30-16.30 Laboratorio presso Museo del Tessuto: Toccare il cielo con un dito (Prima parte). Le costellazioni sono delle illusioni ottiche perchè il cielo non è piatto e le stelle che formano una costellazione possono avere distanze molto diverse da noi. Dopo averne conosciuto le principali, i bambini proveranno a realizzarle con la tecnica del ricamo su piccoli telai.
16.30 Uscita dal Museo del Tessuto

Mercoledì 4 settembre
8.30-9.00 servizio PRECampus e accoglienza iscritti
9.00-10.00 Diario di bordo: racconti e ricordi della seconda giornata
10.00-10.30 pausa merenda
10.30-12.30 Laboratorio presso Biblioteca del Seminario Vescovile: C’era una volta in seminario....La lanterna magica racconta. Cos’è una lanterna magica? Un antico oggetto pieno di mistero, un vero e proprio precursore dell’animazione cinematografica. Dopo una visita con proiezione di una storia, resa possibile grazie alla digitalizzazione delle diapositive su vetro, i partecipanti realizzeranno una loro speciale diapositiva.
12.30-13.30 pausa pranzo in Caffetteria
13.30-14.30 relax
14.30 16.30 Laboratorio presso Museo del Tessuto: Toccare il cielo con un dito (seconda parte).
16.30 Uscita dal Museo del Tessuto

Giovedì 5 settembre
8.30-9.00 servizio PRECampus e accoglienza iscritti
9.00-10.00 Diario di bordo: racconti e ricordi della terza giornata
10.00-10.30 pausa merenda
10.30-12.30 Laboratorio presso Museo del Tessuto: Guarda che Luna! Grazie al suo grande fascino, la Luna ha incantato e ispirato molti artisti, diventando la protagonista delle loro opere d'arte. I bambini, prendendo spunto dalle Superfici Lunari di Giulio Turcato, sperimenteranno diverse tecniche per rappresentare il nostro satellite naturale.
12.30-13.30 pausa pranzo al sacco
13.30-14.00 relax
14.30 16.30 Laboratorio presso Centro Pecci: Lenti deformanti e astroraggi. Luci stroboscopiche, specchi deformanti, abiti fosforescenti e tanta musica: le discoteche dagli anni Sessanta ci portano in un altro mondo! I ragazzi saranno accompagnati dai mediatori del Centro Pecci alla visita della mostra Night Fever, e poi sperimenteranno nuove percezioni della realtà con lenti e proiezioni colorate.
16.30 Uscita dal Centro Pecci

Venerdì 6 settembre
8.30-9.00 servizio PRECampus e accoglienza iscritti
9.00-10.00 Diario di bordo: racconti e ricordi della quarta giornata
10.00-10.30 pausa merenda
10.30-12.30 Laboratorio presso Museo del Tessuto: Extraterresti in arrivo. Dopo aver scoperto l'universo proviamo a giocare con la fantasia creando un divertente extraterreste.
12.30-13.30 pausa pranzo con pizza offerta dal Museo!
13.30-14.00 relax
14.30 16.30 Allestimento Mostra e momento di restituzione insieme ai genitori
16.30 Conclusione Campus

Scarica il programma completo e il modulo d'iscrizione


Alternanza scuola-lavoro nel settore fashion

Il Museo lancia un nuovo progetto di alternanza scuola lavoro nel settore fashion per tre scuole del territorio. Un ciclo di quattro appuntamenti per iniziare a far conoscere ad oltre cento ragazzi tra i 16 e i 19 anni alcuni degli innumerevoli aspetti del fashion system attraverso le parole dirette dei protagonisti.

Il progetto sperimentale parte venerdì 24 novembre il nuovo progetto sperimentale di Alternanza Scuola Lavoro che il Museo del Tessuto ha sviluppato in collaborazione con i Licei Artistici Brunelleschi (Montemurlo), Petrocchi (Pistoia) e Porta Romana (Firenze) indirizzato alle classi IV e V del settore tessile e moda per poi proseguire il 6 dicembre e nel 2018 con altri due appuntamenti tra gennaio e febbraio.

Le professioni che ruotano intorno al mondo della moda, le start up dei Millennials salite alla ribalta e diventate veri e propri casi di studio, la valorizzazione del patrimonio storico come fonte per una rinnovata creatività, il futuro etico e sostenibile dell’industria della moda, in primis la svolta del distretto tessile di Prato con il progetto CID – Consorzio italiano Detox che si occupa proprio della gestione della sostenibilità ambientale nelle imprese della filiera del sistema moda.

Questi i temi che verranno affrontati nei quattro appuntamenti previsti tra la fine di novembre e i primi di febbraio con l’obiettivo di offrire un percorso formativo alternativo, ma complementare a quello della scuola per ragazzi che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro e che il Museo del Tessuto vuole aiutare a rendere consapevoli delle scelte per il proprio futuro.

Il primo appuntamento è per venerdì 24 novembre dalle ore 10.00 con la presenza di cinque aziende – tra l’altro tutte di area metropolitana – che racconteranno la loro esperienza imprenditoriale.

Super duper hats, collettivo di giovani designer amanti dei cappelli attivi dal 2010, vincitori nel 2013 del prestigioso premio promosso da Pitti Immagine e Vogue Italia “Who's on next? Da allora, realizzano artigianalmente in Toscana circa tremila cappelli l'anno che vendono in tutto il mondo, soprattutto in Asia e in Giappone.

Clotilde, l’atelier di moda con sede ad Agliana creatore di “idee di stoffa da mettere addosso", primi fra tutti gli "abiti trasformisti" che si possono indossare in modi diversi a seconda dell'estro di chi li porta.

Frog Tuscany, brand creato da due giovani pistoiesi di 16 e 17 anni che hanno conquistato il mercato delle t-shirt e ad oggi risulta essere uno dei brand più emergenti della Toscana.

Fzero photographers, studio fotografico fiorentino creato da due giovanissimi nel 2010 che si occupa di fotografia pubblicitaria, still life, moda.

Fondazione Salvatore Ferragamo, istituzione che ha come mission principale quella di offrire opportunità di crescita e di formazione ai giovani che intendono operare nel mondo della moda e del design e delle forme più alte e artistiche di artigianato italiano in linea con i valori che hanno costituito la base del Made in Italy e del lavoro di Salvatore Ferragamo.

Il prossimo appuntamento è previsto per venerdì 6 dicembre con una giornata interamente dedicata a Fashion Revolution Italia che inviterà i ragazzi a riflettere sulle tematiche del consumo consapevole e di una moda eticamente corretta.

Il progetto prosegue nei primissimi mesi del 2018 con altri due appuntamenti: il primo presenterà il progetto CID - Consorzio italiano Detox e i risultati finora raggiunti sul territorio pratese per eliminare le sostanze tossiche per l’uomo e inquinanti per l’ambiente dai capi d’abbigliamento; il secondo appuntamento presenterà invece alcuni casi eclatanti sul tema dell’Heritage Marketing e di come gli archivi storici possano essere fonte di ispirazione e di creatività.

Per i temi trattati il progetto si colloca nell’ambito del progetto regionale.


Museo partner di Google "We Wear Culture"

Siamo orgogliosi di essere tra i 180 partner di We wear culturela nuova iniziativa di Google Arts & Culture. Il progetto punta a digitalizzare tutto il percorso della moda dell’umanità all’interno della piattaforma Google Arts&Culture. Per la prima volta nella storia, una biblioteca universale di abiti, accessori, gioielli, ricami, artigiani e creatività diventa a portata di tutti, basta avere un computer o uno smartphone.
Il nostro Museo è presente con una selezione di  tessuti antichi della propria collezione, in particolare velluti e sete operate dal Rinascimento al Settecento. Foto ad alta risoluzione permettono di entrare nel dettaglio dei frammenti e visualizzarne le informazioni tecniche. Inoltre grazie a Street View è possibile effettuare una visita virtuale di tutte le sale espositive del museo.
Il progetto è solo all'inizio, col tempo verranno caricati sempre nuovi contenuti.
Visitate la nostra pagina a questo link!


Nuova istallazione multimediale

Il percorso espositivo del museo si arricchisce con una nuova installazione permanente, nella sala dedicata a Prato ed il Sistema Moda.

Il multimediale “Prato. Il tessuto e la moda. 1944-oggi” è una coinvolgente installazione audiovisiva che racconta la storia più recente della città, con le sue trasformazioni sociali ed i suoi cambiamenti produttivi. Attraverso oggetti simbolici, filmati storici ed immagini contemporanee, il montaggio illustra i diversi aspetti di una città complessa come la Prato di oggi, che si confronta da un lato con la tradizione millenaria dell’industria tessile e dall’altro con gli enormi mutamenti sociali della contemporaneità.

Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Toscana. L’installazione è stata realizzata dell’azienda torinese MyBossWas, specializzata nella progettazione e comunicazione digitale per la cultura e per i musei.

 


Ricostruzione del panno medievale

Dopo oltre tre anni di lavoro è terminato il progetto che ha portato alla ricostruzione filologica del panno medievale del mercante pratese Francesco di Marco Datini. I risultati tangibili di questo progetto a metà tra l’archeologia, l’archivistica e la progettazione tessile, sono stati la realizzazione del panno nelle sue varianti di colore, scarlatto, verde, blu e paonazzo attualmente esposto nella sala Prato Città Tessile,  la ricostruzione del manto indossato dal mercante e la copia della casula, della mitria e della stola donate a papa Francesco in occasione della visita alla Diocesi di Prato nell’ottobre del 2015.

Il progetto è nato dalla volontà di ricercare le origini di una stoffa simbolo dell’identità tessile pratese, il panno di lana, dandogli nuova vita e mostrando la sua incredibile attualità. Una ricerca durata oltre tre anni che ha coinvolto il mondo della cultura e dell’industria cittadina, a partire dalla sponsorizzazione del Consorzio PratoTrade. Lo studio è iniziato con l’analisi delle fonti storiche e con l’osservazione dei campioni originali conservati presso l’Archivio di Stato di Prato. Da qui sono stati estrapolati i dati tecnici necessari per la riproduzione dell’intero ciclo produttivo del panno, dalla filatura alla nobilitazione, in modo da ottenere un campione più fedele possibile all’originale.

Il lavoro è il risultato di una collaborazione tra il museo, l’Istituto di Storia Economica Datini di Prato, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, e i professionisti dell’associazione Ex Allievi dell’Istituto “Tullio Buzzi”. La realizzazione tecnica è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione di alcune aziende del territorio come Albini e Pitigliani,  Fondazione Lisio di Firenze, Filatura Papi Fabio e Rifinizione Santo Stefano.

Successivamente sono stati confezionati il mantello rosso scarlatto e la veste blu del mercante. Entrambi i capi sono stati tagliati e cuciti a mano basandosi su studi archeologici e iconografici in particolare facendo riferimento alla Trinità dei Musei Capitolini che ritrae Datini in vita insieme alla moglie Margherita e alla figlia Ginevra. Il tessuto è stato infine utilizzato per confezionare una casula, una mitria ed una stola donate al Papa in occasione della sua visita a Prato. Ulteriore sviluppo del progetto sarà una giornata di studi dedicata al panno medievale ed ai suoi molteplici impieghi.


Scopri Pratomusei

COS'E' PRATOMUSEI

Il nostro museo fa parte del sistema Pratomusei insieme ai principali musei cittadini, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Museo di Palazzo Pretorio, Musei Diocesani Prato. Visitare i musei della rete significa trovare sempre un museo aperto in città; se visitate il centro cittadino nella giornata di lunedì (nostro giorno di chiusura) potete visitare visitare il Museo di Palazzo Pretorio ed i Musei Diocesani. Viceversa, se siete in visita il martedì trovate aperto il nostro museo.

CARD PRATOMUSEI

Pratomusei ha pensato per i suoi visitatori una speciale card che offre, per 3 giorni consecutivi a partire dal primo utilizzo, l'ingresso a prezzo scontato sia ai musei ed ai loro spazi permanenti che alle mostre temporanee in corso. La card è acquistabile presso le biglietterie dei quattro musei partner.
Card individuale e nominativa: 16 euro
Family card valida per 2 adulti + 2 ragazzi (fino ai 14 anni): 28 euro

MUSEI DA OSCAR!

Conservando il biglietto del cinema acquistato nelle multisale Omnia Center e Uci Cinemas e consegnandolo alla biglietteria di uno dei musei che fanno parte della rete Pratomusei gli spettatori potranno acquistare un biglietto ridotto per visitare il museo. La riduzione è applicata per i biglietti del cinema presentati entro un mese dalla data della loro di emissione.


Un Panno Medievale per Papa Francesco

Il tessuto della casula donata a Papa Francesco in occasione della visita alla Diocesi di Prato, nasce da un lungo progetto di ricerca condotto dal Museo del Tessuto di Prato e condiviso con l’Archivio di Stato di Prato, l’Istituto di Storia Economica Datini, l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e gli Ex Allievi dell’Istituto Tecnico Industriale T. Buzzi.

Il progetto, nato dallo studio tecnico scientifico di documenti archivistici e storiografici del mercante pratese Francesco di Marco Datini (1335 - 1410), ha come obiettivo la conoscenza e la divulgazione del processo laniero medievale di Prato attraverso la ricostruzione di un prodotto tessile – il panno - che per lungo tempo è stato espressione del lavoro e dell’ingegno tessile laniero cittadino.

Si tratta di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto storici, economisti e tecnici di settore, nel comune intento di restituire alla contemporaneità una testimonianza tessile concreta finora conosciuta soltanto attraverso esigui e parziali campioni allegati alle lettere del mercante pratese e soprattutto documenti archivistici.

Il panno, simbolo dell’identità produttiva di Prato, è stato ricostruito attraverso un adattamento puntuale del processo tessile medievale a quello contemporaneo mancando, ovviamente, i passaggi, gli strumenti e i macchinari storici della filiera. I dati tecnici di produzione del panno sono stati rilevati con assoluto rigore scientifico dalla documentazione archivistica originale pubblicata nel 1962 dall’autorevole studioso Federico Melis in Aspetti della vita economica medievale. Lo studio riguarda una commessa di sei panni di lana della Compagnia di Francesco di Marco Datini, avviata nel 1394 e conclusa nel 1398.

L’analisi puntuale e integrale della documentazione permette di tracciare tutto il percorso produttivo della stoffa, dall’acquisto della lana avvenuto a Minorca (rinomata per l’alta qualità della materia prima) trasferita a Prato per via Pisa, alla produzione compiuta a Prato e infine alla commercializzazione del tessuto finito nei mercati di Maiorca e di Valenza. Dallo studio si evincono tutti i passaggi produttivi del panno, dalla selezione delle lane alla preparazione dei filati per l’ordito e la trama, dall’orditura alla scelta dell’armatura tessile, dalla tessitura e alla rifinizione.

I dati archivistici, opportunamente interpretati alla luce del generale contesto storico produttivo medievale, hanno permesso l’elaborazione di una scheda tecnica che ha comportato l’iniziale conversione delle unità di misura originali necessaria ad ottenere i dati per la disposizione e per la produzione (titolo dei filati, lunghezza dell’ordito, riduzioni a cm, altezza pezza, peso e processo di rifinizione). Non possedendo una campionatura del prodotto relativa a questa specifica commessa, l’immagine finale del panno è stata conseguita attraverso l’osservazione diretta di altri campioni coevi allegati a lettere conservate presso l’ Archivio di Stato di Prato, indispensabile per arrivare all’esatta identificazione del colore (scarlatto, verde, blu, paonazzo) e per la valutazione del livello di infeltrimento del panno. Tali campioni, testimonianze tessili di assoluta rarità, sono stati sottoposti anche ad analisi di laboratorio per le indagini relative al filato e alla natura dei principi coloranti impiegati nella tintura. Parallelamente sono state indispensabili le ricerche compiute sui trattati originali dell’epoca in riferimento alla Corporazione dell’Arte della Lana che ufficializzava, al tempo, la qualità dei prodotti tessili realizzati sul territorio.

Il Museo e le Istituzioni che hanno collaborato a questo impegnativo progetto di ricerca, sono onorate di presentare per la prima volta il frutto di questo lavoro a Papa Francesco, come simbolo del lavoro e dell’identità manifatturiera cittadina.

Comitato Scientifico

Museo del Tessuto di Prato: Daniela Degl’Innocenti
Archivio di Stato di Prato: Raffaella De Gramatica, Chiara Marcheschi
Istituto di Storia Economica Datini: Giampiero Nigro, Simonetta Cavaciocchi, Francesco Ammannati
Opificio delle Pietre Dure di Firenze: Marco Ciatti, Susanna Conti
Associazione Ex Allievi I.T.I.S. Tullio Buzzi: Guido Biancalani

Comitato Tecnico Operativo

Museo del Tessuto di Prato: Daniela Degl’Innocenti, Mattia Zupo
Associazione Ex Allievi I.T.I.S. Tullio Buzzi: Guido Biancalani, Riccardo Caioni, Alberto Ciampolini, Piero Scuncia

Ricostruzione vesti di Francesco di Marco Datini

Sara Paci

Si ringrazia per la consulenza tecnica

Renato Cecchi, Simone Del Greco, Simone Zumatri, Sabrina Cialdi, Concetto Spata, Alessandro Pierattini, Carlo Sanna, Antonio Madonna, Angela Giordano, Giuseppe Moretti, Sandro Ciardi

Sponsor

Prato Trade (main sponsor)
Rifinizione Santo Stefano
Filatura Papi Fabio
Albini e Pitigliani
Fondazione Lisio - Firenze